Se il Giudice non ha acconsentito alla discussione fra le parti in merito a un difetto di giurisdizione, si può procedere all'annullamento della sentenza. Le ragioni sono spiegate in modo esaustivo dall'Avvocato Nicola Ricciardi, il quale si occupa in particolare di diritto tributario.
Nella vicenda, il contribuente aveva adito la Commissione Tributaria Provinciale per una sanzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e il Giudice, che pure aveva rilevato d’ufficio un possibile difetto di giurisdizione, aveva omesso la comunicazione alle parti costituite al fine di consentire loro l’idonea interlocuzione; la questione quindi verteva su un aspetto esclusivamente di rito.
Per i Giudici regionali quindi, è da annullare la sentenza di primo grado e va disposto il rinvio al Giudice adito qualora questi, pur rilevando d’ufficio un possibile difetto di giurisdizione, non abbia dato la possibilità alle parti costituite, con idonea comunicazione, di interloquire sul punto.
Questo comportamento violerebbe l'art. 101 c.p.c. secondo cui l'organo giudicante, se ritiene di porre a fondamento della propria decisione una questione rilevata d’ufficio, si riserva la decisione, assegnando alle parti, a pena di nullità, un termine, per il deposito in cancelleria di memorie contenenti osservazioni sulla stessa questione.
